Il Tabellozzo
All'edizione numero zero della "Milano Marathon" del 3 dicembre 2000 gli estinti hanno potuto cimentarsi in una specie di "totorisultato", un gioco basato su un'idea di Paolo De Zordo. L'iniziativa è piaciuta, tanto è vero che è stato deciso di ufficializzarla sotto il nome affettuoso di "Tabellozzo". Qui di seguito la storia di questa prima epica "lotteria cronometrica" - conosciuta anche come "Il gioco dei milanesi" - raccontata dal suo ideatore:
Nel mio carniere hanno trovato posto nel giro di otto mesi di "carriera agonistica" due maratone intere finite, una ritirata ai tre quarti e due mezze, per un totale di tre e tre quarti (media di 0,45 maratone al mese). Anche se non è pochissimo non posso certo confrontarmi con i divoratori di maratone alla Govi. L'attesa per la maratona di Milano è stata quindi per me un periodo di grande eccitazione (e strizza) ed ho cominciato a prendere nota su di un foglietto adesivo attaccato alla base della mia stazione di lavoro i nomi di tutti gli estinti che dichiaravano la loro iscrizione. Quando il numero ha cominciato a superare i limiti di spazio del quadratino giallo ho spostato l'elenco su di un foglio Excel, aggiungendo indirizzo di posta e altri particolari che mi colpivano (Randazzo ad esempio per me resterà sempre il "corridore notturno" per eccellenza). A questo punto abbiamo creato, con la tacita benedizione del "list god", una lista parallela per non intasare le caselle di posta dei "non milanesi" che già davano segnali di fastidio. Ho lanciato l'idea di incontrarsi e contemporaneamente ho proposto a tutti di dichiarare il loro obiettivo. In effetti, come correttamente molti di noi hanno spesso sottolineato, pochi di noi corrono contro altri. L'agonismo c'è, piace arrivare prima del compagno di allenamento o di squadra, ma i veri atleti da superare siamo noi stessi, cosa che credo valida anche per i top runner.
Dalla raccolta degli obiettivi individuali all'invenzione del gioco il passo è stato semplice. Il vincitore non è quello che corre più veloce, ma chi si prepara per un obiettivo ben preciso e in gara ci si avvicina il più possibile. Chi dichiara obiettivi troppo conservativi secondo me va punito ed ho inventato la regola della squalifica per chi fa "troppo" meglio di quanto annunciato. Il "troppo" meglio l'ho unanimemente e democraticamente definito nel 2,5% del tempo dichiarato. Chi avesse finito con un tempo migliore del 2,5% rispetto all'obiettivo dichiarato sarebbe stato squalificato. Ho avuto qualche difficoltà con due "concorrenti". Uno insisteva nel non dichiarare tempi (l'obiettivo di Mario Guerra era "finire"); l'altro nel ritirarsi al trentaduesimo chilometro (Adalberto). Avrebbero giocato da soli.
Ecco quindi il riassunto delle regole come presentate alla comunità di Drs Italia il giorno dopo la gara:
1. Vincitore viene proclamato chi si avvicina percentualmente di più all'obiettivo dichiarato;
2. Viene squalificato chi migliora il proprio obiettivo di più del 2,5%;
3. Mario Guerra gioca da solo e vince di sicuro;
4. Adalberto avrebbe autocertificato la sua prestazione estirpando una striscia di asfalto con linea rosa del punto preciso del ritiro; tale striscia non doveva essere più corta di 6 metri. Io sarei poi andato a controllare.
Segue la tabella con i risultati, troncati al minuto, secondo i tempi ufficiali (buoni o brutti, veri o falsi che siano) registrati sul sito ufficiale della maratona di Milano:
Tabellozzo 1 - "Milano Marathon", Milano, 3 dicembre 2000
Atleta | Obiettivo personale | Margine di qualificazione | Risultato effettivo | Scarto % | Classifica finale |
Maggi Maurizio | 3:54 | 3:48 | 3:55 | 0,43% | 1° |
Brillo Antonio | 3:10 | 3:05 | 3:12 | 1,05% | 2° |
Tretto Livio | 3:00 | 2:55 | 2:58 | 1,11% | 3° |
Randazzo Leone | 3:18 | 3:13 | 3:21 | 1,52% | 4° |
Marri Fabio | 3:34 | 3:28 | 3:38 | 1,87% | 5° |
Rovelli Piera | 4:13 | 4:06 | 4:18 | 1,98% | 6° |
Bellossi Massimo | 3:19 | 3:14 | 3:27 | 4,02% | 7° |
Comparelli Ettore | 5:00 | 4:52 | 5:23 | 7,67% | 8° |
De Zordo Paolo | 4:30 | 4:23 | 4:58 | 10,37% | 9° |
Bovio Nicola | 2:30 | 2:26 | 2:47 | 11,33% | 10° |
Gamberini Ezio | 3:55 | 3:49 | 4:24 | 12,34% | 11° |
Pisoni Michael | 3:59 | 3:53 | 4:29 | 12,55% | 12° |
Guerra Mario | finire la gara | - | 3:54 | - | - |
Bombara Rosario | 3:25 | 3:19 | 3:18 | squalificato | |
Gianoli Diego | 3:45 | 3:39 | 3:23 | squalificato | |
... Adalberto | ritiro al km 32 | - | 4:28 | squalificato | |
Ruo Pietro | non pervenuto | - | 3:39 | - | - |
"The winner is... Maurizio Maggi!". Ottimi i piazzamenti di Brillo e di Tretto. Bombara e Gianoli saranno felicissimi di essere stati squalificati, anche se i ventidue minuti di miglioramento di Gianoli potrebbero far pensare al Barbi di New York (ovviamente sto scherzando, sia per Gianoli che per Barbi). Anche Bonecchi è stato squalificato, ma se lo merita, perché intorno al venticinquesimo chilometro, mentre io cominciavo a soffrire ed a rallentare la mia andatura già non particolarmente veloce, mi si è affiancato tutto tranquillo e riposato, abbiamo scambiato quattro parole e poi si è lanciato verso il traguardo che ha tagliato con un tempo migliore del mio obiettivo. Lui che avrebbe dovuto mollare al trentaduesimo!